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Parlate
: La giovane ebrea al suo amato musulmano şiirler 2006-03-19 (6826 başarlı)
A mia madre dalla sua casa
: şiirler 2006-04-09 (6578 başarlı)
Fetișcană, fetișcană
: din ant. Poeți italieni din secolul XX şiirler 2011-04-24 (5262 başarlı)
Fiume da fiume
: Poesie sparse şiirler 2006-06-02 (5473 başarlı)
Il giudice
: dal vol: " Nel Magma" şiirler 2006-03-18 (5493 başarlı)
La notte lava la mente
: şiirler 2010-08-30 (4415 başarlı)
Natura
: şiirler 2010-08-30 (4700 başarlı)
Padre dei padri
: Poesie sparse şiirler 2006-06-02 (6250 başarlı)
Questa felicità
: şiirler 2006-04-10 (5433 başarlı)
Uccelli
: şiirler 2006-04-10 (6674 başarlı)
Vita fedele alla vita
: Poesie sparse şiirler 2006-06-02 (6413 başarlı)
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Biyografi Mario Luzi
Mario Luzi è nato il 20 ottobre 1914 a Firenze. Docente di letteratura francese all'Università di Firenze. Il 14 ottobre 2004 è stato nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Italiana (Ciampi). E' morto a Firenze il 28 febbraio 2005.
Ha esordito come poeta nel 1935 con la prima raccolta La barca, cui fece seguito Avvento notturno (1940), testo esemplare dell'ermetismo fiorentino. La sua produzione poetica successiva fu foltissima, a scandire le tappe di un itinerario poetico tra i più ricchi e coerenti del XX secolo italiano: Un brindisi (1946), Quaderno gotico (1947), Primizie del deserto (1952), Onore del vero (1957), Il giusto della vita (1960) comprendente tutte le poesie composte fino a quell'anno, Nel magma (1963), Dal fondo delle campagne (1965), Su fondamenti invisibili (1971), Al fuoco della controversia (1978), Per il battesimo dei nostri frammenti (1985), Frasi e incisi di un canto salutare (1990), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994).
Tema dominante della poesia di Luzi è l'angosciosa contrapposizione tempo-eternità, individuo-cosmo. Il discorso che ne nasce, affidato a un linguaggio analogico denso e pregnante, muove da una specie di limbo lirico verso una realtà carica di presenze, di "altri": da questo colloquio con il mondo fluttuante degli uomini e della storia si piega a volte a dialogo familiare, altre volte diventa lucidissima presa di coscienza del lacerarsi di una civiltà.
La sintassi, dapprima costretta entro moduli chiusi, si è via via accostata al parlato, giungendo da "Onore al vero" in poi, a un equilibrio di recitativo e di canto, fino a configurarsi come ardito disegno epico-narrativo.
• In rumeno: "Poeme", tr. D. Vinceanu, Editura Univers, Bucuresti 1971.
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